Prender-si cura è il nome del programma di residenze di ricerca e produzione artistica, ideato e curato da Ilaria Mancia, che si svolge negli spazi de La Pelanda del Mattatoio. Un gruppo di artiste e artisti sono invitati a sviluppare la propria ricerca, spaziando dalla danza alla performance teatrale, dall’arte visiva, alla musica e al video.
Prender-si cura si interroga sul concetto di residenza artistica, cercando di espanderne modalità e possibilità.
Prender-si cura si racconta attraverso un diario, una testimonianza, uno sguardo sul processo di lavoro e ricerca fatto di dialoghi con le artiste e gli artisti.
Prender-si cura 2022 è con (tra gli altri): Simone Aughterlony, Benni Bosetto, Chiara Bersani, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, F. De Isabella, Liryc Dela Cruz, Rä di Martino, Gabbi Cattani, MP5, Muna Mussie, Silvia Rampelli, Silvia Rosi, Alessandro Sciarroni, Himali Singh Soin e David Soin Tappeser, VEGA.
Per il terzo anno consecutivo Prender-si cura torna negli spazi de La Pelanda accogliendo un nuovo gruppo di artiste e artisti che svilupperanno le loro ricerche in un periodo di residenza e, in qualche caso, proseguendo percorsi iniziati nella precedente edizione.
Prender-si cura è un progetto nato per supportare il momento della ricerca e della sperimentazione, fondamentale per ogni creazione artistica e coordinarlo nei suoi diversi aspetti, da quelli organizzativi a quelli di riflessione e, appunto, di cura.
Lo scambio e il dialogo saranno ancora parte fondante del progetto. Nelle precedenti edizioni, infatti, l’affiancamento ai lavori si è manifestato con un accompagnamento drammaturgico che, con misure e intensità diverse, è entrato nelle ricerche delle artiste e artisti in residenza.
Questo lavoro continuerà, sviluppando la collaborazione con il festival Short Theatre già avviata negli anni passati, dando vita a Sponda, uno spazio di produzione di pensiero e indagine sulle scritture drammaturgiche nelle performing arts. Uno spazio-tempo di dialogo per delineare un paesaggio di pratiche drammaturgiche che possano fare da sponda ai percorsi di ricerca e produzione.
Le residenze previste disegnano una rete di collaborazioni e co-produzioni con altre istituzioni culturali per innescare sinergie a livello nazionale e internazionale con, tra gli altri, il museo MAMbo di Bologna, il centro di produzione Centrale Fies di Dro, la Biennale Gherdëina e il Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles, oltre che, con il Teatro di Roma, la rassegna "Buffalo" e svilupperanno ulteriormente la collaborazione con il festival Short Theatre.
Fare rete con realtà e istituzioni a livello internazionale, nazionale e locale è parte fondamentale del pensiero e della pratica curatoriale sviluppata in questi anni nelle diverse attività de La Pelanda in un ordine di ecologia produttiva, scambio e sostegno concreto ai percorsi delle artiste e degli artisti coinvolti.
Come lo scorso anno alcuni dei lavori creati e prodotti in residenza hanno fatto parte della programmazione estiva del Mattatoio nel progetto re-creatures, anche in questa edizione di Prender-si cura si vuole dare spazio ad aperture pubbliche per fare sì che il momento in cui un lavoro artistico incontra uno spazio e un pensiero curatoriale, rappresenti anche un momento di verifica e di confronto con il pubblico.
Continuerà, infine, il diario di Prender-si cura, una narrazione, a cura di Paola Granato, consultabile online, che si fa allo stesso tempo archivio e sguardo esterno, deposito di conversazioni e spunto per riflessioni sulla pratica e il pensiero artistico, testimone e interlocutore di un processo di ricerca.