Il Master annuale di II livello Arti Performative e Spazi Comunitari (PACS), primo in Italia nel suo genere, intende proporre un percorso di formazione che, attraverso l’esplorazione dei linguaggi performativi di teatro, musica, danza, architettura e arti visive, possa guidare i partecipanti verso forme inedite di sperimentazione artistica e di ricerca interdisciplinare, nonché verso l’attivazione in senso comunitario dello spazio pubblico e dei contesti urbani.
Il Master si svilupperà attraverso una prassi laboratoriale che coinvolgerà artisti ed operatori nazionali e internazionali; seminari teorici e momenti di sperimentazione contribuiranno ad approfondire il percorso didattico in un’ottica di scambio e di costruzione di una visione creativa e critica.
Il Master nasce da una collaborazione tra il Dipartimento di Architettura di Roma TRE e l'Azienda Speciale Palaexpo, e si svolge negli spazi dell’Ex-Mattatoio di Testaccio, sede del Dipartimento di Architettura e di importanti spazi performativi ed espositivi (Pelanda, Galleria delle Vasche, Padiglione 9B), che dipendono dall’Azienda Palaexpo.
L’ex-Mattatoio è un brano di città trasformato da porto romano a luogo di feste e carnevali medievali e, nel 900, in zona industriale all’interno di un quartiere popolare e operaio. Oggi questi spazi sono diventati crocevia di culture e luogo ideale per la sperimentazione artistica in senso comunitario. Il Master intende da una parte promuovere l’osservazione delle potenzialità di questi luoghi, per sviluppare modalità di rigenerazione e inventare inediti modelli di uso condiviso dello spazio urbano; dall’altra, stimolare visioni creative individuali e collettive e sostenere una ricerca interdisciplinare di eccellenza nel campo delle arti performative.
La possibilità di intervenire negli spazi della Pelanda e dell’intero Ex-Mattatoio, anche attraverso istallazioni temporanee, rappresenta un’occasione unica di creazione di un terreno di incontro fra artisti, operatori e sperimentatori nell’ambito delle arti performative e dell’architettura.
Uno degli intenti alla base del percorso di studi è la creazione di un ambito in cui la formazione e la sperimentazione laboratoriale possano generare delle vere e proprie forme-di-vita in comune basate sulla circolazione delle idee e delle pratiche, sulla condivisione delle risorse, sulla valorizzazione dei sensi e dei saperi.
A chi si rivolge
Il Master offre un percorso di alta formazione a tutti quegli artisti, operatori, studiosi, progettisti, curatori e organizzatori che intendono esplorare i linguaggi della performance in un’ottica interdisciplinare di produzione e di riflessione critica.
Il Master è rivolto sia ad artisti, performer e sperimentatori interdisciplinari, che ad architetti, paesaggisti e urbanisti; sia a curatori e teorici dell’arte contemporanea che a filosofi, antropologi e ricercatori nell’ambito degli studi urbani.
Trattandosi di un Master di II livello, l'accesso è riservato a chi possiede una laurea specialistica, una laurea o diploma di laurea del vecchio ordinamento o un titolo equivalente.
Obiettivi formativi
Si intende formare una figura capace di attraversare in modo creativo saperi diversi, in grado di esplorare e trasformare tanto i linguaggi che i luoghi e di giocare poeticamente con gli spazi, i corpi, le immagini, i suoni, per costruire nuove forme di relazione fra i luoghi della città e chi li abita, li usa, li attraversa.
Il partecipante al Master svilupperà la capacità di lavorare in un gruppo in cui le diverse tecniche e i diversi linguaggi sono messi in comune, per la realizzazione di progetti artistici sperimentali, criticamente consapevoli, innovativi.
Uno degli obiettivi del master è di introdurre le arti performative nel bagaglio culturale degli architetti: la performance come strumento utile all’architettura al pari dei tradizionali strumenti disciplinari. Impiegare il corpo e il movimento nella progettazione architettonica e urbana come mezzo capace di attivare la trasformazione e la produzione di spazi comunitari.
Il Master intende guidare i partecipanti a:
- affrontare con nuove idee, nuovi metodi e nuovi strumenti l’attività artistica e performativa;
- proporre percorsi progettuali con strumenti e teorie più ampie e complesse;
- promuovere e organizzare attività culturali con una visione inclusiva e un immaginario insolito;
- produrre azioni di rigenerazione urbana utilizzando linguaggi artistici capaci di attivare spazi comunitari.
Percorso formativo
L'inizio delle lezioni è previsto a fine gennaio/inizio febbraio 2020.
Il Master offre un’ampia scelta di laboratori e seminari (ancora in via di completamento)- complessivamente superiori ai 60 CFU necessari al conseguimento del Diploma di Master.
Alcuni di questi saranno obbligatori mentre per il resto i corsisti potranno costruire, dopo l’iscrizione e guidati, un personale percorso formativo scegliendo i laboratori più consoni ai propri interessi.
La durata totale del corso di studi sarà da febbraio 2020 a giugno 2021.
Ogni laboratorio sarà strutturato per settimane intensive di natura pratica (probabilmente dal martedì al sabato, l'intera giornata, con alcune differenze e specificità ancora da concordare con i singoli docenti). I Seminari avranno la durata di due o tre giornate di lavoro, più specificamente teorico.
Dovendo conseguire un minimo di 60 crediti saranno obbligatorie circa 10 settimane intere di lavoro.
Il calendario definitivo dei laboratori e dei seminari è in via di costruzione.
È prevista la collaborazione con due Master del Dipartimento Filcospe di Roma3 – "Studi del Territorio / Environmental Humanities" e "Studi e Politiche di Genere".
Prova finale
La prova finale sarà concordata con i docenti e potrà prevedere un’azione artistica individuale o di gruppo. Sarà inoltre richiesto un testo critico, in forma di tesina di 20.000 battute, su un tema da concordare con i docenti.