Seminario
Nel 2009 Google lancia sul mercato la versione beta di Google Docs: diversi cursori del mouse che si incontrano nello spazio condiviso di un testo virtuale. Li vediamo muoversi simultaneamente, esitando su una parola da sostituire o digitando dal vivo una nuova frase. Le pratiche di scrittura collettiva sono tradizionalmente catalogate in tre tipi (sequenziali, stratificate, reattive): diverse modalità - di costruzione a partire dell'immaginazione dell'altro; una vita di interdipendenza in cui le singolarità si perdono nell'omogeneità del virtuale. A partire da questo riferimento, questo seminario traccia una riflessione sulla potenzialità politica della co-autorialità, dal suo uso nella narrativa collettiva come resistenza nell'era pre-internet, ai tentativi di recupero delle sue strategie nell'efficienza del presente neoliberista. Più specificamente questo seminario indaga il rapporto tra curatela e coimmaginazione. Pur focalizzandosi sull'implicazione politica presente e futura delle pratiche di coimmaginazione, il seminario attraversa fonti storiche come l'immaginario collettivo in Ibn Rushd, la pratica di autoralità comunitaria nelle arti performative europee dell'inizio del XVII secolo, il concetto di precarietà costitutiva (Athanasiou e Butler) e la generative fiction in Raafat Majzoub. In ultimo, il seminario indaga la possibilità di una pratica di co-immaginazione al di là dell’umano: il riconoscere la possibilità di curare un'opera d'arte assieme ad essa, o pensare il pensiero insieme ad esso, in forme future di interdipendenza.
Daniel Blanga Gubbay (1982) vive a Bruxelles, dove lavora come curatore e ricercatore. E' attualmente alla direzione artistica del Kunstenfestivaldesarts a Bruxelles, insieme a Dries Douibi e Sophie Alexandre. Ha conseguito la laurea specialistica con Giorgio Agamben in IUAV, Venezia, e un dottorato in Studi culturali a Palermo. Nel 2014 ha avviato Aleppo, una piattaforma curatoriale con sede a Bruxelles per programmi pubblici di performance e pratiche discorsive. Tra i recenti programmi curati: Can Nature Revolt?, un programma pubblico per Manifesta, Palermo 2018; Black Market, Bruxelles 2016; The School of Exceptions, Santarcangelo, 2016. Ha lavorato come co-curatore per LiveWorks, un programma di residenza in Centrale Fies e tra il 2015 e il 2019 è stato direttore del Dipartimento di Arti e Coreografia (ISAC) presso l'Académie Royale des Beaux Arts di Bruxelles. Insegna regolarmente all'estero; alcuni recenti presentazioni: Talking About the Weather (2019, Oslo); Dance Under Cover of a Fictional Rhythm (2018, Sharjah, Emirati Arabi Uniti); The Movement as Living Non-Body (2018, Movement Research, NY); Knowing the Unknown (2017, Museum of Impossible Forms, Helsinki) e Prophecies Without Content (American University of Beirut).