Programma
L’obiettivo del workshop è quello di identificare nel corpo e nel movimento alcuni mezzi di esplorazione di tempo e spazio, e le percezioni che ne scaturiscono. I partecipanti sono invitati a vestirsi dei materiali coreografici sviluppati da Michele Rizzo nei suoi lavori Higher, Spacewalk e Deposition, che guardano alla danza come un’entità assorbita e secreta attraverso il corpo. Il workshop indaga la possibilità di riconoscere nella danza una agentività scultorea, capace di costruire una identità di movimento alternativa, o, quanto meno, una differente sensazione kinestetica. Tale riflessione intorno al corpo si estende osmoticamente a quella dello spazio stesso, ammiccando a una spazialità dell’immaginazione e, quindi, al di là della materia. Lo “spazio della trance” si dispiega ai propri esploratori come una tela vuota che invita sia all’invenzione che all’abbandono.
Partendo da una riflessione intorno alla danza estatica, i partecipanti utilizzano la ripetizione ossessiva e le light-trance inducing practices per indagare la performatività che si sviluppa negli spazi liminali tra desiderio e osservazione, tra fisicità e immaginazione.
Michele Rizzo (1984) artista e coreografo italiano, vive e lavora ad Amsterdam. Si diploma nel 2011 presso la School for New Dance Development in Amsterdam (SNDO) e nel 2015 presso il Sandberg Instituut di Amsterdam, Dirty Art Department Master program for visual arts.
La ricerca di Michele Rizzo si situa al confine tra arte visiva e arte performativa, produce delle performance che uniscono scultura, danza ed elementi performativi. Benché tutte le sue opere abbiano come tratto distintivo la poetica della trasformazione, del divenire e del trascendere, i risultati di tale approccio multidisciplinare si cristallizzano in performance molto diverse tra loro. HIGHER (2015) un progetto ispirato dalla cultura del club con le musiche di Lorenzo Senni, incentrato sull'esperienza della danza estatica, come durante l'attività del clubbing. L'ultima tappa di questo lavoro, dal titolo HIGHER xtn (2018), è una versione estesa per 14 danzatori, creata per lo Stedelijk Museum di Amsterdam come parte della mostra Freedom of Movement, ed è stato invitato a far parte della collezione del museo. SPACEWALK (2017) affronta nuovamente le nozioni di clubbing e trance, trascendendo, però, l'estetica del club, traducendolo in un ambiente spaziale unico, che si collega al regno del virtuale e dell'architettura. Il suo ultimo lavoro DEPOSITION (2019), con musiche di Billy Bultheel, rappresenta il terzo episodio della trilogia che comprende HIGHER e SPACEWALK, il lavoro riporta l'attenzione sul corpo del performer. È insegnante ospite di coreografia e movimento a SNDO di Amsterdam, ha tenuto workshop presso, tra gli altri, Impulstanz Vienna, Sandberg Institute Amsterdam, ISAC Bruxelles, Studio 303 Montreal.