Spettacolo per adulti e bambini (dai 3 anni)
una produzione del Teatro delle Briciole nell'ambito del cantiere Nuovi sguardi per un pubblico giovane
regia affidata a Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri | I Sacchi di Sabbia / con la collaborazione di Giulia Solano
con Beatrice Baruffini / Chiara Renzi, Serena Guardone / Arianna Benvenuti / Francesca Ruggerini e Paolo Romanini / libri di Giulia Gallo / ideazione luci Emiliano Curà / realizzazione scene Paolo Romanini
Reinventando il libro animato in forma teatrale, POP UP un fossile di cartone animato, intreccia le microstorie di un bambino di carta e di una piccola enigmatica sfera: le evoluzioni ritmiche, cromatiche e sonore del loro rapporto, i loro incontri, le loro specularità, le loro trasformazioni. La scansione cromatica dei diversi cartoon, di cui si compone lo spettacolo, è un mezzo potente per indagare le emozioni-base e per creare insiemi di associazioni tra sentimenti, forme e colori. La forma delle variazioni sul tema, assecondando musicalmente la ricerca rumoristica, si fa strumento flessibile per un’esplorazione sperimentale dell’immaginario infantile.
Le avventure del bambino e della sua piccola palla danno così origine a un gioco simbolico di geometrie e di metamorfosi che tocca aspetti centrali di quell’immaginario: la fantasia, l’invito, la minaccia, il sogno.
Due attrici, che sono insieme animatrici, danno vita e voce ai due protagonisti di carta, giocando sull’apparizione delle figure e delle forme nel tempo, sugli intrecci di esse con i loro corpi, sul movimento e sull’illusione del movimento, sulla sincronicità tra voci e tra voci e immagini.
Negli anni la Compagnia I Sacchi di Sabbia si è distinta sul piano nazionale, ricevendo importanti riconoscimenti per la particolarità di una ricerca improntata nella reinvenzione di una scena popolare contemporanea. Già vincitori di due Premi ETI “Il Debutto di Amleto”, I Sacchi di Sabbia ricevono una nomination al Premio Ubu 2003 per lo spettacolo Orfeo. Il respiro (“...per il loro intreccio di ironia, storia e metafisica”) e vincono il Premio Speciale Ubu 2008. In perenne oscillazione tra tradizione e ricerca, tra comico e tragico, il lavoro di I Sacchi di Sabbia ha finito per concretizzarsi in un linguaggio in bilico tra le arti (arti visive, danza, musica), nella ricerca di luoghi performativi inconsueti, e sempre con uno sguardo vivo e attento al territorio in cui l’evento spettacolare è posto.
La mostra fa parte del nuovo palinstesto culturale di Roma Capitale Romarama