Agente

Andrea Gessner, editore
Michele Di Stefano, coreografo
Margherita Morgantin, artista

Photo by Cardo Pallottola


Andrea Gessner dialoga con Michele Di Stefano e Margherita Morgantin


La proposta sulla parola Agente mi ha colpito, e anche bloccato.
Perché è una parola che può essere tante cose, ha tanti significati, e tanto significato.
Ho pensato all'agency, alla responsabilità di agire per attivare pensieri, diversi modi di abitare il pianeta: agente come qualcuno che fa, come una creazione che lavora.
Subito dopo ho pensato, e non mi ha più abbandonato, alla pubblicazione di Michele Di Stefano e Margherita Morgantin, Agenti autonomi e sistemi multiagente, pubblicato da quodlibet qualche anno fa: un libro-ufo, senza soluzioni date, ma che continua ad agire sul mio immaginario da anni, che apre spazi di dubbio e di incertezza, tra la geografia e la performance, nella ricerca di radici comuni.
Ho parlato con Margherita e lei mi ha restituito le pagine e le immagini che ti invio: in alcune di queste immagini ci sono anche io, seduto su una sedia sproporzionatamente alta mentre rimiro la scritta Lindt: riguardandola mi sono venuti in mente i rapaci che si vedono al bordo delle autostrade, stranamente in attesa mentre paiono ammirare il passaggio delle auto e dei camion, ipnotizzati.
Come se il mondo come lo abbiamo costruito e come lo viviamo a volte ci dia la responsabilità di fermarci, come se l'agency in alcuni casi non possa essere che questo: fermarsi.

Andrea Gessner, editore
 




 

 
Immagini tratte da Agenti autonomi e sistemi multiagente di Michele Di Stefano (coreografo) e Margherita Morgantin (artista).

 
 


 
 

Andrea Gessner ha fondato la casa editrice nottetempo nel 2002 e la dirige dal 2016. Nel 2015 ho aperto la libreria Verso. È gestaltista. Ha fatto il clown in alcune occasioni.
 
Michele Di Stefano, coreografo e performer, dopo gli studi universitari ha attraversato la scena musicale punk-new wave degli anni ottanta per approdare ad un progetto autodidatta di ricerca corporea con la fondazione di MK, gruppo ospitato nei più importanti festival della nuova scena. MK si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Tra le produzioni più recenti: Robinson, Il giro del mondo in 80 giorni, Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell'esotico, e leInstruction Series, ambienti performativi creati a distanza via mail in collaborazione con Xing. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali, tra le quali Wasted, Clima, Accademie Eventuali, Reform club e la Piattaforma della Danza Balinese assieme a Cristina Rizzo e Fabrizio Favale. MK è una delle cinque formazioni internazionali alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (Ubulibri, Milano 2003). Nel 2014 la Biennale Danza di Venezia gli assegna il Leone d’argento per la Danza. È curatore di Grandi Pianure – gli spazi sconfinati della danza contemporanea, rassegna del Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Dal 2020 la sua compagnia mk è parte di Oceano Indiano, progetto di residenza e produzione del Teatro di Roma.
 
Margherita Morgantin, artista visiva con base a Milano, è nata a Venezia dove si è laureata in Architettura all’ I.U.A.V., studiando metodi di previsione della luce naturale. Insegna Anatomia artistica all'Accademia di Belle Arti di L'Aquila. Il suo lavoro si articola in linguaggi diversi che spaziano dal disegno alla performance, muovendosi su di un filo che raccorda linguaggio, filosofia, matematica, cultura visiva. Contatto e convivenza, osservazione e immaginazione, sono gli intervalli aperti che connotano il lavoro della Morgantin. Lavora anche come Pawel und Pavel dal 2013. Ha partecipato a mostre d’arte contemporanea e festival in Italia e all’estero. Mostre recenti: Doing Deculturalization (Museion, Bolzano 2019); Mi-abito (Farmacia Wurmkos e Museo del 900, Milano 2019), BienNolo (Spazio ex Cova, Milano 2019); Vetrine di Libertà, La Libreria delle donne di Milano, ieri, oggi (Fabbrica del Vapore, Milano 2019); Artworks that ideas can buy (Arte Fiera/Oplà.Performing activities, Bologna 2019); Hospitality (Non-objective Sud, Toulette, France 2018); Embracing the moment (Beatrice Burati Anderson Art Space and Gallery, Venezia 2018); AndarXporte (Palazzo Archinto, Milano 2017); Et in terra (Beatrice Burati Anderson Art Space and Gallery, Venezia 2017); Drawings (Auditorium del Parco di Renzo Piano, L’Aquila 2017); Flow (Basilica Palladiana, Vicenza 2017). Opere recenti: il libro d'artista A typical sine wave (tiratura in 56 esemplari, Canopo Editore, Prato 2018), l'installazione permanente WO(O)LF per Raid-L'Aquila nel sottopassaggio pedonale di Viale Gran Sasso L'Aquila (2019); l'installazione di bandiere del codice di navigazione internazionale Inviolability of the Female Body (2019). Tra le azioni e progetti speciali: Ricettivo Nouveau, Garage Carcani Roma (2016), Traduzioni, Carcere di San Vittore, corridoio Raggio 1, Milano (2014), 190cm, Biennale Danza di Venezia (2014), Agenti autonomi e sistemi multiagente per Accademie Eventuali II, Fondazione Furla/Xing, Museo della Storia di Bologna (2012). Ha pubblicato il libro di testi brevi e disegni Titolo variabile (Quodlibet 2009), il libro Agenti autonomi e sistemi multiagente (Quodlibet 2012) realizzato con Michele Di Stefano, e il libro di testi e disegni Wittgenstein. Disegni sulla certezza (Nottetempo 2016). Ha collaborato continuativamente con artisti visivi, sonori, coreografi tra cui Michele Di Stefano/MK, Italo Zuffi, Richard Crow.