Seminario
Nell’ambito delle arti performative, il termine curatela è di recente introduzione, e il campo discorsivo che questo apre è ancora esitante, sebbene sovraffollato di prospettive e affermazioni differenti, talvolta contrastanti.
Un possibile approccio alle pratiche curatoriali è quello che le intende come performative, non tanto in ragione del campo disciplinare al quale si riferiscono, quanto in relazione alla loro capacità, o possibilità, di collocarsi al crocevia tra pratiche artistiche, forme comunitarie, spazi (spesso) pubblici e dimensioni politiche.
In quali sensi la pratica curatoriale può farsi performativa? Che cosa fa, la curatela? Quali formati possono riattivare e mettere in questione i tradizionali contenitori che dalla modernità ospitano le arti dal vivo? Chi sono i “pubblici”, e come la curatela può farsi strumento di costruzione di relazioni con individui e collettività, anche temporanee?
Silvia Bottiroli, PhD, dal 2018 è Artistic Director di DAS Theatre ad Amsterdam, un master internazionale per pratiche artistiche e curatoriali nel campo delle arti performative contemporanee.
Dal 2012 al 2016 ha diretto il Festival di Santarcangelo, e nel 2018 ha curato il programma “The May Events” per Vooruit Kunstcentrum a Gent e Kunstenfestivaldesarts a Bruxelles.
È interessata agli intrecci tra pratiche curatoriali, organizzative, di ricerca e di insegnamento. In questi ambiti ha collaborato tra gli altri con Societas Raffaello Sanzio, Emilia Romagna Teatro Fondazione, ONDA Office National de Diffusion Artistique, Aleppo, Homo Novus Festival, School of Visual Theatre, Gent University…
Dal 2011 insegna all’Università Bocconi di Milano, dove tiene la cattedra di Metodo, Critica e Ricerca delle Discipline Artistiche / Teatro.