venerdì 11 giugno, ore 18 CARAVAGGIO di Derek Jarman (Gran Bretagna, 1986, 93')
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio è a Porto Ercole insieme al fedele servo muto Jerusalemme. Qui il maestro rivive la sua vita tormentata, tra sordide avventure, risse e traversie di ogni genere. Gli incontri amorosi con l’amante Lena e Ranuccio Tomassoni, che poi Caravaggio uccise a coltellate, diventano una sfilata di personaggi illustri o di bassa estrazione con cui il pittore si ispirava per le sue opere più celebri.
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sabato 12 giugno, ore 18 THE MILL AND THE CROSS di Lech Majewski (Svezia, 2011, 92')
Lech Majewski, invita lo spettatore a vivere dentro all’epico capolavoro del maestro fiammingo Pieter Bruegel, La salita al Calvario (1564): la tela riproduce la Passione di Cristo ambientando la scena nelle Fiandre del XVI secolo, sconvolte dalla brutale occupazione spagnola. Il protagonista è il pittore stesso intento a catturare frammenti di vita di una dozzina di personaggi: la famiglia del mugnaio, due giovani amanti, un viandante, un’eretica, la gente del villaggio e i minacciosi cavalieri dell’Inquisizione spagnola. Le storie disperate di questi uomini e di queste donne, costretti ad affrontare la sanguinosa repressione in corso, si sviluppano e si intrecciano sullo sfondo di un paesaggio suggestivo e surreale popolato da oltre cinquecento figure.
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venerdì 13 giugno, ore 18 LA RICOTTA di Pier Paolo Pasolini (Italia, 1953, 35')
Con sguardo critico alla pittura manierista e alla società classista italiana, Pier Paolo Pasolini racconta la storia di Stracci una comparsa sul set de La Passione di Cristo. Stracci dona alla sua povera e numerosa famiglia il cestino del pranzo che gli spetta in quanto attore. Quando, finalmente riesce a comperare un pezzo di ricotta, lo divora con atavica fame. Gli vengono poi offerti i resti della scena dell’ultima cena che è già stata girata. Alla fine, stremato, torna sul set per girare la scena della crocifissione, ma subito dopo il ciak si scopre che è morto di indigestione sulla croce.
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venerdì 18 giugno, ore 18 SAYAT NOVA di Sergej Iosifovič Paradžanov (Russia, 1968, 73/78')
Sayat Nova è una fantasia poetica su Sayat Nova (ca. 1712-1795), trovatore armeno (ashugh) che componeva i suoi versi in lingua armena, azera e georgiana. Solenne e sensuale, il film celebra lo spirito creativo transcaucasico attraverso una successione di dipinti, pantomime, oggetti di folklore e quadri allegorici in un’atmosfera autenticamente armena. La versione qui presentata è la copia di distribuzione armena che fu proiettata alla prima dell’ottobre 1969 a Erevan. Era il risultato di molti compromessi con la censura sovietica, la quale impose inoltre al regista di cambiare il titolo del film e di eliminare tutti i riferimenti a Sayat Nova e alla sua poesia nei titoli dei capitoli, poiché si riteneva che il film trattasse la vita del poeta troppo capricciosamente.
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sabato 19 giugno, ore 18 SU RE di Giovanni Columbu (Italia, 2012, 80')
La passione di Cristo è trasposta in Sardegna, in un luogo diverso da quello storico, come nelle opere dei pittori rinascimentali che rappresentarono gli episodi narrati nel Vangelo ambientandoli nel loro tempo, nei loro paesi e con i loro costumi, senza mai mostrare la Palestina. Nel film il racconto inizia e finisce nel sepolcro dove Maria piange sul corpo del figlio. Tutto è già accaduto, ma gli antefatti si riaffacciano come ricordi e come sogni dei diversi protagonisti.
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domenica 20 giugno, ore 18 SALOMÈ di Carmelo Bene (Italia, 1972, 73')
Trasposizione dell’omonima opera teatrale dello stesso Carmelo Bene, Salomé racconta la storia della figliastra di Erode Antipa. Durante un banchetto in onore di alcuni rappresentanti di Roma, Erode chiede a Salomè di danzare. Incurante dei suoi rifiuti, così come degli inviti della moglie a rientrare nelle proprie stanze Erodiade arriva a promettere qualunque cosa in cambio del ballo. Salomé gli chiede la testa del profeta Giovanni Battista. Intanto Gesù, reduce da un’ultima cena in cui gli apostoli fanno a gara per tradirlo, sviluppa canini da vampiro.
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