ANUBI PENG!
Zapruderfilmakersgroup è un collettivo artistico di cui da tempo osserviamo ricerche e lavori e con cui incrociamo percorsi. Il desiderio di invitarli è sorto durante una chiacchierata in tarda serata dopo aver assistito alla loro performance Anubi is not a dog a Roma, nell’ambito del festival Short Theatre.
Il dialogo aperto con loro ci ha portate subito a immaginare che laro residenza sarebbe andata oltre un momento di ricerca e sperimentazione. Il lavoro di Zapruder è molto stratificato e le loro set-performance sono sempre realizzate per essere filmate e inserite nelle opere video del collettivo, creando ogni volta una percezione del set cinematografico come luogo di creazione e sparizione, spazio sospeso e performativo. Nel caso di Prender-si cura, Zapruder ha espresso il desiderio di incontrare e lavora un coach di stunt man che ha lavorato, durante la residenza al Mattatoio, con una serie di professioniste e professionisti per realizzare ANUBI PENG!, set-performance parte del complesso progetto filmico, installativo e performativo Allegoria della Felicità Pubblica, un’indagine obliqua sulla società contemporanea, i suoi riti e le sue anomalie.
La residenza è stata l’occasione per creare connessioni con il contesto della città di Roma,
arricchendo il progetto di nuovi stimoli e possibilità di sviluppo: è così che la set-performance e le riprese di una parte del film sono entrate nelle sale del museo MACRO il 7 giugno 2021, dando vita a una speciale edizione di ANUBI PENG! all’interno della mostra Campo di Marte di Nathalie Du Pasquier, e interagendo con l’ambiente creato dall’artista come opera d’arte totale.
Il suono di un cazzotto in faccia interrompe la conversazione.
Sdeng! il nostro amico cade a terra.
Ripensare a questo incontro e alla sequenza di gesti rapidi e sonori che l’accompagnano.
Movimenti di bilanciamento sulle gambe, rotazione del busto, apertura delle braccia. Lo
sconosciuto assesta un destro e prosegue per la sua strada per poi sparire dietro l’angolo.
Di nuovo. Sera di gennaio, Parigi 2014. Tre persone chiacchierano in strada davanti a un ristorante
nei pressi del Centre Pompidou. Dall’angolo sbucano cinque tizi che avanzano con passo svelto.
Uno arma il pugno e Sdeng! Un colpo solo, diritto. passa sopra la testa di N, tocca appena la
guancia di D e colpisce in mezzo agli occhi M che va al tappeto. Sdeng! Swoosh! Kapow!
Cosa significava e da dove proveniva quel telegrafico messaggio?
7 Giugno 2021, Zapruderfilmakersgroup