13 luglio ore 12-13, solo su invito
13 luglio ore 19-20, su prenotazione
17 luglio 0re 19-20, su prenotazione
Padiglione 9B
Performer: Prinz Gholam
Il modo intuitivo e soggettivo di Prinz Gholam di lavorare sulle maschere permette l’associazione con molteplici aspetti storici legati a questo simbolo, ma gli artisti lo inseriscono in un’attualità che sovverte ogni suo significato originario, creando un’ambiguità che viene evidenziata nel progetto dalla continua successione di rimandi e dalla circolarità nella lettura dei lavori. Lo spazio espositivo è attraversato da una serie di disegni di grandi dimensioni, realizzati durante la loro residenza a Villa Massimo, che derivano dal loro incessante e quotidiano processo di creazione di materiale visivo e di elementi performativi. Questi disegni sono sovrastati e accompagnati da maschere che ci osservano, immobili e statiche, a prescindere della loro funzionalità. Un’attenzione verso lo sguardo che viene amplificata da un’installazione ambientale, configurata tramite innumerevoli pietre di piccolo formato, raccolte in diversi continenti dal 2017. Attraverso minuscole alterazioni, le pietre diventano volti individuali, personaggi stravaganti o maschere, attivando la nostra capacità di proiettare la presenza umana in elementi naturali e geologici. Una miriade di volti che ci osservano che diventa, a sua volta, materiale coreografico attivato da una serie di performance in cui gli artisti compiono gesti che vengono travolti dalla mancanza di riferimenti specifici a priori di chi li sta compiendo, protagonisti del proprio lavoro ma celati nel proprio anonimato. Gesti inizialmente impostati, studiati e preparati che diventano gradualmente abitudini comportamentali, pratiche normative e convenzionali, la cui specificità invita il pubblico a relazionarsi con ciò che vede e con il proprio comportamento.