MUNA MUSSIE | OBLIO / PIANTO DEL MURO

dal 22 maggio al 5 giugno, ore 11.00 - 20.30. Prorogata fino al 12 giugno 2022

re-creatures maggio 2022
La Pelanda
re-creatures maggio 2022
La Pelanda

Installazione/azione

Galleria delle Vasche, Pelanda
Ingresso gratuito

 
Azione performativa domenica 22 maggio dalle ore 11 alle 20.30 (ultimo ingresso)
Installazione visibile dal 24 al 5 giugno, da martedì a domenica, dalle ore 11 alle 20.30 (ultimo ingresso)
 
 

Oblio è un progetto nato a Torino in occasione della Biennale Democrazia 2021 a cura di Sandretto Re Rebaudengo e BHMF all’ interno della cornice Memory Matters e rappresenta un anti-monumento temporaneo, un rito collettivo di costruzione e de-costruzione dei vuoti della memoria storica e privata, impegnandosi nella riappropriazione dello spazio pubblico.

In occasione della residenza Prender-si cura , Oblio si declina in Pianto del Muro;  in questa nuova ricerca l’artista chiama in causa il diritto al pianto, al  lamento. È fortemente percepita la necessità di uno spazio comune dove poter ritualizzare la catarsi, sintonizzarsi all’ascolto proprio e altrui dell’intimo pianto in una dimensione collettiva, pubblica e laica dove l’intimità viene toccata e al contempo velata dal muro semi trasparente, visibile e invisibile dell’oblio. La pratica del ricamo è il medium prescelto per creare questo muro-spazio della memoria, un habitat  pieno-vuoto e vibrante, che tra un foro e l’altro, tra un lamento e l’altro, riporta alla luce la presenza dell’oblio, la trascrive. Il Pianto del Muro inteso come passione e lamento del ricamo, celebra l’oblio passato e presente affinché non sia eredità del futuro.

Il lamento è qui pensato come manifesto di una sinfonia corale, libero dal codice della lingua, del genere, dalla geografia e dai ruoli sociali e culturali; è un lamento che intesse e trapassa la trama del muro per accedere a mondi più sottili.

Nei giorni successivi all’azione i fruitori dell'installazione sono invitati ad attraversare e abitare il corridoio interno al muro e a sfilare il ricamo, ad essere a loro volta attivi nella riappropriazione dell’oblio pubblico e privato, portarlo con sé.

 

Muna Mussie (Eritrea, 1978) inizia il suo percorso artistico nel 1998 formandosi e lavorando come attrice e performer con Teatrino Clandestino fino al 2001. Nel 2002 frequenta il Corso Europeo di alta formazione per l’attore, condotto da Cesare Ronconi del Teatro Valdoca e prosegue la collaborazione come attrice fino al 2010. Dal 2001 al 2005 è parte fondante del collettivo di ricerca Open, dove a seguito della performance opentolikemunamussie (2005) inizia a maturare il desiderio di indagare i propri modi dello stare in scena. Il lavoro di Muna Mussie, tra gesto, visione e parola, indaga i linguaggi della scena e delle performing arts per dare forma alla tensione che scaturisce tra differenti poli espressivi. Tra le produzioni: Più che piccola, media (2007), Con Permesso (2008), progetto site specific per Galata Perform Istanbul, Ti ho sognato, ma non eri il protagonista (2009). È autrice con Flavio Favelli della collezione di abiti FFMM (2007-2009). Tra i progetti scenici internazionali: Monkey See, Monkey Do (Chapter I-II, 2011-2012). Le sue produzioni recenti, tra cui l’installazione e performance Milite Ignoto (2015), le performance Oasi (2018), Curva (2019), Curva Cieca (2021) e PF DJ (2021), indagano le apparizioni fantasmatiche e la storia minore. Tra gli interventi oggettuali si segnalano il progetto Punteggiatura (2018), e Bologna St.173 (2021), mostra personale da Archive sites Milano, sui concetti di casa, cittadella, fortezza e libertà. Seguono la performance Bientôt l’été (2021) sul nomadismo mentale e erranza, e PERSONA (2022), incontro ad personam mediato dalla pratica del cucito. Il recente progetto Oblio (2021) introduce una ricerca sull’arte pubblica. Il suo lavoro è stato presentato ad Art Fall/PAC Ferrara, Xing/Raum e Live Arts Week Bologna, Fondazione ù Sandretto Re Rebaudengo Torino, Museo Marino Marini Firenze, Workspace Brussels, Kaaitheater Bruxelles, MAMbo Bologna, Màntica Cesena, Santarcangelo Festival, Viafarini Milano, Ipercorpo Festival, Museion Bolzano, Pergine Festival, Sale Docks Venezia, ERT Bologna, Biennale Atlas of Transitions, Vie Festival Modena, Artcity Bologna, Manifesta 2020 Marsiglia, Archive Books Milano, SAVVY contemporary Berlin, Short Theatre Roma, Oplà/Artefiera Bologna, Happening! festival NAM Not A Museum Manifattura Tabacchi Firenze, Zona K Milano, Berlin, Biennale Democrazia Torino.
Muna Mussie è artista sostenuta da apap – Feminist Futures per il triennio 2021-2024.
www.munamussie.com

 
 
OBLIO / PIANTO DEL MURO
ideazione: Muna Mussie

suono: Massimo Carozzi
con: Muna Mussie, Carlo Santolini, Urmi Kulsum, Tania Nigar Sultana, Valeria Kone, Miriam Kone, Serigne Khadim Wade, Manuela Izzo, Fara Deme, Hagar Keshk
voci: Claudia Ciceroni, Simone Pappalardo, Carlo Santolini, Alessandra di Cicco, Laura Lucentini, Margherita Failla, Nadia Pizzuti, Paola Romoli Venturi, Aurora Orsini, Luca Spanedda, Mirta Buono, Flavio Gamboni, Alessandro Ciccarelli, Lorenzo Botteghelli, Francesco Redig de Capos, Tania Nigar Sultana, Hagar Keshk
coordinamento laboratorio: Carlo Santolini
in collaborazione con: Coloriage, Roma
grazie a: Simone Pappalardo e Claudia Ciceroni e ai partecipanti e alle partecipanti al Laboratorio di consapevolezza timbrica del programma Traiettorie/Ricreazione
coproduzione: Azienda Speciale Palaexpo, Mattatoio Roma | Progetto Prender-si cura

parte di

5 - 28 maggio 2022
La Pelanda si apre al pubblico con un nuovo movimento delle apparizioni artistiche di re-creatures. Installazioni e momenti performativi attiveranno gli spazi in sinergia con le altre attività di formazione, ricerca e produzione che si svolgono al Mattatoio.
Padiglione 9B, Performer: Prinz Gholam
13 luglio, ore 12-13
SOLO SU INVITO
13 luglio, ore 12-13
13 luglio, ore 12-13