Lezioni teoriche
Come sono politici i corpi oggi? Performance è una parola-laboratorio che consente di tenere insieme da un alto la sperimentazione artistica che ha messo i corpi al centro della scena, rivoluzionando i linguaggi, e dall’altro l’invenzione sovversiva dei femminismi e delle micropolitiche queer, che hanno messo i corpi – sessuati, fuori norma, non binari – al centro del politico. A partire dagli anni Novanta performance/performativo diventa un paradigma per leggere il presente e la costituzione materiale dei corpi e di specifiche forme dell’oppressione.
Tenere insieme dimensione politica e la dimensione artistica allarga e potenzia lo sguardo. Da diverse angolature, proviamo a guardare alla scena performativa contemporanea come a uno spazio di produzione di nuova corporeità. Sovversive, eccedenti, umane e non-umane, affettive, agenti, radicali.
Laboratorio
Come fare scrittura sul presente, strappo nella cronaca, ridisegnare un fuori che impotentemente ci troviamo ad abitare? Come immaginare e dare nuovi corpi al futuro dentro l’apocalisse?
Mettiamo a servizio ciò che più abbiamo allenato in questi anni, ritmo, intelligenza compositiva, scrittura scenica, azione del corpo, ripetizione, sudore, musica, relazione. Durante le giornate, lavoreremo con il corpo e l’immaginazione per praticare tecniche di improvvisazione e composizione della scena. Lavoreremo sulla presenza dell* performer, sul variare delle sue temperature e intensità, ma anche sulla sua precisione. Lavoreremo su azione e accadimento, sulla scrittura della scena, su drammaturgie istantanee, sulla memoria del gesto. Lavoreremo su un pensiero del teatro: dove la creazione è ricerca di nuovi linguaggi, chi abita la scena ne è autrice, l’emozione è un’intensità e non una psicologia, e il frame tenta sempre di rompere la rappresentazione.
Silvia Calderoni è attrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la coreografa Monica Francia e con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, A place, ICS - racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, King Arthur, Tutto brucia ospitati in numerosi festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournèe nei principali teatri e festival internazionali con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 sarà in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio. Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi in Last Words (2020) di Jonathan Nossiter con Nick Nolte, Kalipha Touray, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgard, Alba Rohrwacher, nella serie Sky Romolus, diretta da Matteo Rovere e in Non mi uccidere (2021) di Andrea De Sica. È artista associata di Queering Platform del Kowloon Cultural District di Hong Kong.
Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice indipendente. Dal 2000 lavora come attrice, performer e dramaturg nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i, tra cui Motus, Lisa Ferlazzo Natoli, Davide Iodice. Filosofa di formazione, ha svolto un dottorato di ricerca tra performance studies e filosofia politica all’Università La Sapienza di Roma. Si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performing arts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. È ricercatrice allo IUAV di Venezia e coordinatrice del Modulo Arti del Master Studi e Politiche di Genere di Roma Tre, e collabora con il gruppo di ricerca del progetto quinquennale “INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)”, ERC Starting Grant. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture underground e dei centri sociali.
www.in-common.org
www.masterstudiepolitichedigenere.it
www.bulzoni.it/it/catalogo/performance,-materia,-affetti.html
www.b-r-u-n-o.it/editions
Calderoni-Caleo si incontrano in Animale politico project di Motus nel 2012 al Teatro Valle Occupato. Insieme partecipano allo spettacolo nella tempesta di Motus e da qualche anno portano avanti un progetto comune che si snoda tra residenze artistiche e atelier di ricerca aperti e orbitanti. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS, progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus. Dal 2018 sono docenti allo IUAV di Venezia nel Laboratorio di Arti visive. Per la Queering Platform di Honk Kong curano insieme il progetto nomade SO IT IS. Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, progetto collettivo e crossdisciplinare vincitore dell’Italian Council (9° Edizione 2020). Oltre ai progetti artistici, condividono in verità un po’ tutto.
www.soitis.art/it
www.santarcangelofestival.com/show/kiss
www.exibart.com/arti-performative/che-cose-un-bacio-parola-a-silvia-calderoni-e-ilenia-caleo