In un suo famoso testo, la dramaturg belga Marianne de Kerkhoeven scrive che accanto a una drammaturgia “minore”, articolata in e attorno a ciascuna opera, vi è una drammaturgia “maggiore”, che abbraccia le interazioni dell’opera con il suo pubblico e con “ciò che accade fuori dalla sua orbita”. Il teatro, la città, il mondo e persino il cielo e le sue stelle sono secondo de Kerkhoeven strati diversi che si toccano l’un l’altro, respirano l’uno nell’altro e sono porosi l’uno rispetto agli altri.
Potremmo definire la dimensione della drammaturgia maggiore come la dimensione curatoriale. Una dimensione a sua volta performativa, nel senso che è caratterizzata da un fare specifico e che il suo agire ha una certa efficacia sul mondo circostante.
Nel corso del seminario esploreremo questa dimensione a partire da testi teorici, casi di studio e pratiche artistiche, educative e curatoriali che la complessificano espandendo le relazioni tra le arti performative e l’ambiente in cui esse operano e vivono.
Silvia Bottiroli, PhD, è una curatrice e ricercatrice indipendente che opera nel campo delle arti performative e in particolare nelle intersezioni tra ricerca teorica, pratiche curatoriali e educazione. I suoi interessi di ricerca sono sulle politiche della performatività e della spettatorialità e sulle istituzioni artistiche.
È stata direttrice artistica di DAS Theatre, master internazionale per pratiche artistiche e curatoriali ad Amsterdam (2018-2021) e del Festival di Sanatrcangelo (2012-2016). Ha curato il programma The May Events per il KunstenFestivalDesArts a Brussels e Vooruit a Ghent (2018) e ha co-curato diversi progettti artistici, discorsivi e educativi, collaborando tra gli altri con Homo Novus Festival a Riga e la School of Visual Theatre a Gerusalemme. Ha collaborato con diversi Corsi di Laurea e Master, tra i quali SNDO School for New Dance Development ad Amsterdam, il Corso di Laurea in Teatro e Arti Perfomative allo IUAV di Venezia e il Master PACS a Roma.
Dal 2011 insegna Metodo, Critica e Ricerca delle Discipline Artistiche / Teatro all’Università Bocconi di Milano e dal 2019 è co-curatrice, insieme a Kee Hong Low, di una nuova piattaforma performativa per Freespace al West Kowloon Cultural District di Hong Kong.