Ogni volta che vengo al mondo, ogni giorno, quindi, le mie palpebre si aprono su quello che non si può chiamare uno spettacolo, perché subito sono preso,trascinato da tutte le forze del mio corpo che avanza in questo mondo, che ne incorpora lo spazio, le direzioni, le resistenze e le aperture, muovendosi in quella percezione di cui è soltanto il punto di vista a partire da cui si organizza quel percepire che è anche agire. (Corpo teatro, Jean-Luc Nancy)
Chiunque di noi, almeno, una volta si è fermato a guardare il volo degli stormi, a osservare le straordinarie coreografie che disegnano nel cielo.
Quelle figure aeree che come danzatori si muovono nello spazio, mettendo in scena forme e immagini imprevedibili. Sono sagome collettive che dipendono da un comportamento individuale e che obbediscono a regole semplici, come l’ attrazione che spinge ogni uccello a rimanere vicino a quelli intorno a lui.
Il laboratorio prenderà forma partendo da queste figure aeree. Proveremo a realizzare una o più coreografie analizzando le immagini e i movimenti di questi uccelli, ci muoveremo nella città provando a cambiare il nostro punto di vista, riflettendo in maniera consapevole sulla sinergia tra azione e percezione.
Liliana Moro nasce nel 1961 a Milano, dove vive e lavora. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel 1989 fonda, insieme ad altri artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano che chiuderà nel 1993. Ha esposto in importanti mostre collettive e personali quali: Documenta IX Kassel ; Aperto XLV Biennale di Venezia ; Castello di Rivoli Torino; Quadriennale di Roma ; Moderna Museet Stoccolma; PS1 New York ; De Appel Amsterdam; Galleria Nazionale d’arte , Roma; 58° Biennale di Venezia Padiglione Italia; Galleria Emi Fontana Milano; MUHKA Antwerpen; Fondazione A.Ratti, Como; Fondazione Zegna All’Aperto opera permanente, Trivero; Cubo Garutti/Museion Bolzano; Galleria Francesco Pantaleone Palermo/ Milano; Galleria de’Foscherari, Bologna.